Uno dei nomi del giorno del calciomercato italiano: Seydou Doumbia, ivoriano, passato alla Roma dal CSKA per 14 milioni, vecchio partner di Drogba in Nazionale, ottimo scorer in Russia e in Europa, individuato da Sabatini e Garcia come l’uomo con cui salire ancora di livello dopo aver trovato (provvisoria?) sistemazione a Mattia Destro. Il giocatore giusto per la Roma, forse. Per lo meno per come gioca e per cosa gli manca davanti, anche se un cannoniere vero alla Batistuta era forse l’ideale, non ci fosse un Francesco Totti da non pizzicare nell’unico ruolo che oggi dentro questo 4-3-3 può ricoprire con dignità.

Perché Doumbia è goleador ma anche velocista. E Garcia insiste su queste caratteristiche primarie: possesso e rapidità di esecuzione, palla negli spazi e movimento anche interscambiabile tra gli attaccanti. Praticamente un Gervinho più attaccante centrale, un Iturbe con esperienza, un Destro non ancora bruciato dall’ambiente e forse con più fame. Era in sostanza quello che cercava la Roma, ma era anche quello che cercava il Napoli nelle due estati tra il 2011 e il 2012, al momento delle rispettive partenze di Lavezzi e Cavani, soprattutto il primo anno.

Già, perché Bigon stravede per Doumbia da tempo, e aveva quasi convinto De Laurentiis a puntare su di lui per 12 milioni di euro. Per un soffio non se ne fece nulla, c’era un Insigne da proteggere tra le altre cose. Adesso però Doumbia in Serie A lo testeremo e capiremo se Bigon aveva ragione ad insistere su di lui.

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ultimo aggiornamento: 31-01-2015


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